«Noi lo diciamo da sempre: un impianto di trattamento rifiuti nel sito di Tana Termini non ci deve stare. I cittadini lo hanno messo nero su bianco con oltre 700 firme in calce a una petizione che rigetta l’ipotesi di riattivazione del sito al confine tra San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca. Ora tocca alla Regione chiarire che intenzioni ha: per farmelo dire chiamo l’assessore in aula alla prossima seduta di Consiglio regionale»: la mossa è del Capogruppo di Forza Italia nell’assemblea toscana Maurizio Marchetti che proprio stamani ha depositato un’interrogazione a risposta immediata destinata ad approdare all’ordine del giorno della prima seduta utile del parlamento toscano, verosimilmente quella di 11 e 12 giugno.
«Siamo tutti appesi alla Regione, cui è demandata la concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, Aia, per l’eventuale riattivazione del sito. Beh? Che intenzioni ha? Lo vogliamo sapere, soprattutto visto che quella valle è sottoposta a vincolo paesaggistico e che l’impianto si trova lungo il torrente Lima. Per di più in una zona soggetta a movimenti franosi. Localizzare lì un nuovo impianto, benché tecnologicamente differente, non ha senso. Su Tana Termini tutti, in primis noi di Forza Italia e i cittadini, hanno preso posizione tranne chi deve: l’organo di governo regionale. Dico basta alle incertezze. Voglio capire quale sia l’approccio della giunta alla materia».
Anche nella premessa del suo atto Marchetti ricapitola come l’impianto che fu sia stato nel tempo «oggetto di attenzione da parte dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e illeciti ambientali, che gli ha dedicato parte della sua relazione conoscitiva» ma anche, nel febbraio scorso e proprio su istanza di Marchetti, «di sopralluogo e di interesse da parte della Commissione regionale d’inchiesta finalizzata alle discariche sotto sequestro e al ciclo dei rifiuti in Toscana, che ha espresso le sue considerazioni di merito nella relazione conclusiva dei suoi lavori stigmatizzando la localizzazione del sito in area ad alta valenza paesaggistica».
L’elemento di novità che ha spinto il Capogruppo regionale di Forza Italia alla nuova iniziativa è la contrarietà della popolazione, con «una petizione che ha raccolto le firme di 713 cittadini dei due comuni interessati, ovvero San Marcello Piteglio e Bagni di Lucca». Tutto ciò, rileva Marchetti, determina «estremi di urgenza e particolare attualità politica della questione, stante l’allarme destato presso le comunità locali, nonché di rilevanza generale per comprendere l’approccio della giunta regionale alla materia».
Secco il quesito rivolto alla giunta toscana, a cui Marchetti chiede di esporre in aula «quali siano gli intendimenti della Giunta regionale rispetto all’eventualità di concessione dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e se non si ritenga di voler individuare una differente localizzazione per il nuovo impianto di trattamento rifiuti, in accoglimento delle istanze espresse dalle comunità locali».
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