Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (FI): “Non so chi, fra la politica e i vertici della Popolare di Bari, faccia la figura più barbina in questa prima fase dell’ennesimo scandalo bancario. L’unico soggetto titolato ad accertare le eventuali responsabilità, civili e penali, è la magistratura. Il governo aveva il dovere di evitare un crack bancario non so quanto preoccupante per la sua entità ma sicuramente di più per i danni di immagine al sistema Italia. Il resto è storia tristemente nota, almeno dal 2015. Monte dei Paschi, Popolare dell’Etruria, Popolare di Vicenza, Antonveneta, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cento, ora Popolare di Bari: una sequela di fallimenti evitati ma costati finora circa 9 miliardi ai contribuenti.
Il sistema bancario italiano è solido, sentiamo ripetere ogni giorno. Chi doveva vigilare, Bankitalia, tira fuori le carte dal cassetto e dimostra di aver esercitato la vigilanza. I governi, che avrebbero dovuto dar seguito agli allarmi di Bankitalia, che cosa hanno fatto? Oggi si invoca l’ennesima commissione di inchiesta, come se quella precedente avesse fatto qualche luce sui crack bancari. La politica, a cominciare dal governo, ha un solo dovere: evitare polveroni e polemiche e lasciare che sia la magistratura a fare chiarezza, accertare le responsabilità. Chi solleva polveroni lo fa per occultare sue o responsabilità di altri. E la Commissione di inchiesta è già un polverone prima ancora di partire. A chi giova?”.
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