«Una signora di 92 anni invalida al 100% arriva al pronto soccorso in ambulanza alle 2.30 del mattino, e lì resta senza nemmeno una coperta per oltre 10 ore. Come è stato possibile? Eppure all’ospedale di Prato, secondo quanto annunciato dalla Asl nel gennaio scorso, è attivo il Day Service geriatrico proprio per trattare con tempestività pazienti così fragili. Voglio sapere cosa non ha funzionato»: a intervenire così è il Capogruppo di Forza Italia Consiglio regionale Maurizio Marchetti, fresco di lettura dei giornali da cui è venuto a conoscenza della storia della signora.
«Il racconto dei familiari della signora mi lascia davvero l’amaro in bocca. Ho inteso portare il caso all’attenzione della giunta regionale – spiega Marchetti che sulla vicenda e sul funzionamento del Day Service geriatrico ha appena depositato un’interrogazione – perché come al solito il Pd fa quadrato sugli annunci in grande spolvero, come quello del percorso d’emergenza dedicato agli anziani presso il Santo Stefano di Prato, e poi però i fatti raccontano tutt’altri standard di servizi. Nel caso specifico prossimi allo zero, mi permetto di affermare».
Dunque ecco l’interrogazione, in cui il Capogruppo di Forza Italia, ricapitolati i fatti, domanda alla giunta toscana se valuti «un simile accadimento congruente con la definizione anche solo lessicale di Pronto Soccorso e compatibile con gli standard di assistenza e cura da destinarsi a pazienti così fragili» e i motivi per cui «l’anziana paziente non sia stata indirizzata al Day Service geriatrico attivato secondo nota Asl ormai da oltre un mese proprio per occuparsi di casi simili». Fuori dall’orbita del caso specifico, Marchetti chiede di sapere «quanti pazienti siano stati trattati, con quali tempistiche e con quali esiti dal Day Service geriatrico dell’ospedale di Prato dal momento della sua attivazione alla data odierna».
«Nella nota con cui dava notizia dell’attivazione del Day Service per gli anziani – sottolinea Marchetti anche nel suo atto – c’era scritto che la struttura, contigua alla medicina d’urgenza, avrebbe garantito “la presa in carico dei pazienti anziani praticamente immediata da parte del team medico e infermieristico appositamente dedicato e formato”. Con questa signora non è certo stato così. I familiari riferiscono che tra l’altro durante tutte quelle ore di attesa in barella la signora non è stata nemmeno riparata dal freddo e che hanno dovuto provvedere i familiari coprendola con un giubbotto. Sono cose che non si possono nemmeno sentire, e questo è lo stato in cui la sinistra ha ridotto il sistema salute della Toscana in decenni di governo. Anche basta».
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