“Viene spontaneo dire ‘ora o mai più’. Archiviato il referendum del VCO che, tirando un sospiro di sollievo, lascia intatta l’integrità del Piemonte messa a dura prova dall’inerzia colpevole di Chiamparino e del centrosinistra, ora la partita si sposta su un altro fronte: costruire, insieme con il Governo nazionale, una forma di autonomia territoriale vera e toccabile con mano da parte dei cittadini”. Ad affermarlo, commentando l’esito del voto referendario nel VCO, il consigliere regionale di Forza Italia Luca Bona.
Conclude Bona: “Stiamo ultimando la discussione sull’autonomia e sulle nuove competenze che vorremmo affidate alla nostra Regione. Personalmente sono tre le istanze che ho formalizzato per migliorare la prima versione della delibera per l’Autonomia differenziata per il Piemonte e che reputo fondamentali per poter dire che la politica abbia realmente riparato la sua disattenzione verso territori quali quello del Verbano Cusio Ossola. In primo luogo credo che il Piemonte debba ottenere il ‘ruolo rafforzato’ per l’istituzione delle zone economiche speciali (ZES) nei territori montani, di confine, depressi, di corollario agli aeroporti o con peculiarità specifiche per definire politiche fiscali, di agevolazione agli insediamenti produttivi. Tutti interventi volti a favorire lo sviluppo economico e sociale di questi territori, compresa la piena applicazione dell’articolo 8 dello Statuto della Regione Piemonte. In seconda istanza è imprescindibile assegnare alla Regione un ruolo attivo oltre che nella discussione con l’Unione Europea per le regole che presiedono la costruzione dei fondi comunitari, anche nella definizione degli accordi diretti con gli Stati confinanti, da cui derivano, ad esempio, anche i ristorni dei frontalieri per i nostri territori e molti progetti congiunti su turismo, logistica. Nessun Ente come le Regioni conosce le criticità delle imprese del territorio e delle aree più deboli. Una fattiva concertazione e costruzione dei programmi europei sarebbe centrale affinché tutte le aree geografiche del Piemonte si sentano equamente coinvolte. In ultima analisi vi è la partita della Sanità, questa materia deve essere completamente in mano agli Enti locali decentrati visto che è la materia che tocca più da vicino i piemontesi. La proposta mie e di Forza Italia pertanto, sul modello di quanto richiesto dalla Lombardia, prevede ad esempio autonomia nella stipula degli accordi con le università per attivare le specializzazioni necessarie al Piemonte e chiede autonomia nell’organizzazione del modello sanitario piemontese, sulla base delle reali necessità del nostro territorio, dalla governance al sistema socio-sanitario, verso una moderna efficienza della nostra sanità”.
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