Oggi a Palazzo Lascaris è avvenuto un incontro tra la Bra Servizi, azienda di successo che opera nello stoccaggio e gestione dei rifiuti, e i vertici della Regione Piemonte. A promuovere l’incontro il vicepresidente del Consiglio regionale piemontese Franco Graglia che ha raccolto le preoccupazioni dell’amministratore delegato del Gruppo Piumatti Giuseppe Piumatti il quale ha spiegato: “Ringrazio di cuore il vicepresidente Graglia che è riuscito in appena un giorno e mezzo a mettere in piedi un incontro con il presidente della Regione Sergio Chiamparino e la presidente della V Commissione Silvana Accossato. Al centro dell’incontro ho posto il problema del continuo rincaro dei costi per il conferimento in discarica dei rifiuti. Si tratta di una questione annosa che è nota agli esponenti della Giunta e che si sono detti disponibili ad affrontare se si trova una possibile soluzione tutti insieme. Devo dire che questi problemi non hanno colori politici e l’incontro avvenuto oggi così rapidamente dimostra l’attenzione verso una criticità che rischia di mettere in estrema difficoltà numerosi imprenditori”.
Il consigliere regionale di Forza Italia, Graglia spiega: “La soluzione della questione non è scontata. Come spiegato bene da Piumatti con la ripresa c’è stato un progressivo aumento degli scarti industriali da conferire in discarica. E’ evidente che il costo è lievitato da un lato per il progressivo esaurimento di numerose discariche piemontesi, dall’altro perché l’inceneritore di Torino non riesce ad accogliere l’aumento del tonnellaggio da smaltire. Questa situazione ha portato ad un aumento generale del costo di conferimento in Piemonte. Ma dall’estero si sta progressivamente assistendo a siti che non accettano più rifiuti dall’estero visto che danno priorità a quello prodotto in patria. Proprio su questo punto forse è possibile ritagliare una piccola soluzione che potrebbe contenere le spese. Ed inoltre il costo di conferimento che sia in discarica o in termovalorizzazione è stato modificato per più volte nel corso di meno di un anno e non vi sono solide certezze neppure sulla continuità degli smaltimenti. La situazione è grave e richiede immediate valutazioni e soluzioni da adottare per non soffocare ulteriormente il tessuto industriale piemontese”.
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