“Non poteva iniziare in modo peggiore il mandato di Lo Russo alla guida della Città Metropolitana. Nominato un no tav a vice presidente della Provincia e ci giungono informazioni preoccupanti su una proposta di criteri per le opere del PNRR che di fatto escluderebbe il 90% dei Comuni torinesi. Mi pare quindi che il sindaco Lo Russo si ponga in continuità con il precedente mandato Appendino, d’altra parte lo denuncevamo da tempo come lista visto che tutta la seconda parte dello scorso mandato era stato caratterizzato da un matrimonio clandestino tra Pd e M5s. Resta il fatto che non è bastato la batosta elettorale dove la nostra lista civica per il Territorio ha duplicato i propri consiglieri andando oltre i numeri ufficiali degli schieramenti in campo per far comprendere che quando ci si siede in Corso Inghilterra non si puó continuare a indossare la casacca del sindaco di Torino e del rappresentante dei Comuni di bandiera del proprio partito nella prima cintura. Lanciamo un appello a Lo Russo: cambi i criteri del Pnrr abbracciando modalitá che facciano crescere tutto il nostro territorio in modo uniforme. Nulla da eccepire sulla persona di Jacopo Suppo, molto invece da dire è sulle sue azioni e convinzioni politiche che fanno diventare la sua nomina divisiva. Il Pd non puó continuare a giocare una partita ambigua e opportunista di sì all’opera a livello locale e regionale, per poi imbracciare i vessillo no tav a livello locale per raccattare qualche voto in valle. Bisogna essere responsabili e non sono più permessi giochetti sulla pelle di una vallata distrutta dai beceri interessi di pochi. Ora valuteremo Suppo sui prossimi appuntamenti per favorire i lavori della Torino-Lione e non per affossarla, in particolare all’interno dell’Osservatorio”. Ad affermarlo il presidente del Gruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola, capogruppo uscente della Lista Civica per il Territorio e vicecoordinatore provinciale degli azzurri in provincia di Torino.
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