“E’ evidente che, sulla scuola, il Governo e il ministro Azzolina, non abbiano nessuna capacità né volontà di percepire le varie realtà dei territori, ne comprendano gli sforzi dei sindaci dei piccoli comuni a garantire un diritto costituzionale. Ora, la preoccupazione principale del ministro dell’Istruzione sembra essere, oltre alla sicurezza, per cui certo un miliardo di euro è ben poca cosa, quella di trovare spazi alternativi ed informali per fare lezione, mentre ci sono decine di comuni montani o zone depresse, come il territorio di Sciolze o Angrogna, in Piemonte, che rischiano di chiudere le classi, nonostante possano garantire lo svolgimento delle lezioni in sicurezza e garantire alle famiglie un ambiente sicuro, il trasporto, la mensa, nessun doppio turno e non caricare le famiglie di ulteriori costi. Molti comuni si ritroveranno, a settembre, con due pluriclassi, quando hanno spazio sufficiente all’interno delle loro scuole per consentire di avere cinque classi in sicurezza, proprio per il basso numero di alunni. Chiediamo, dunque, al ministro Azzolina di tenere in considerazione le diverse realtà territoriali e di tenerle in giusta considerazione, inserendole nelle linea guida. Questo un governo deve fare se non vuole avere una visione miope della scuola e del territorio”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.
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