FIRENZE – “Da quel che si legge sui giornali, la sinistra toscana si è improvvisamente scoperta paladina della sicurezza, forse dopo i catastrofici risultati delle elezioni politiche del 4 marzo. Ne prendiamo atto e ce ne rallegriamo. Oggi abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale, con un nostro ‘pacchetto sicurezza’: a questo punto siamo certi che quando verrà calendarizzato il nostro atto, le forze di maggioranza (Pd e LeU) non avranno alcun problema a votare a favore”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia).
Nella mozione si chiede che siano deliberati: aumenti di organico delle forze dell’ordine per il controllo delle strade, sia notturno che diurno; aumenti per gli stipendi delle forze dell’ordine; che siano riconosciute al comparto le necessarie dotazioni finanziarie utili a garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze dei cittadini e alle crescenti situazioni di criminalità che si verificano quotidianamente nel nostro Paese; aumenti per gli stazionamenti di bilancio regionale da destinare al tema sicurezza, sia a livello gestionale che a livello di incentivazione di iniziative da attivarsi presso enti locali attraverso bandi regionali. Viene anche chiesta l’espulsione immediata di immigrati irregolari.
“Vanno prese misure effettive anti degrado – si legge ancora nel pacchetto sicurezza presentato da Stella -. Devono essere predisposti corsi di autodifesa gratuiti per le donne e vanno aumentati i fondi per l’illuminazione delle strade e gli impianti di sorveglianza negli agglomerati urbani e nelle città. Quello della sicurezza è un tema serio, che riguarda la vita quotidiana di tutti noi. Quest’anno, all’apertura dell’anno giudiziario a fine gennaio, la magistratura e le forze dell’ordine hanno sottolineato l’aumento costante dei reati in Toscana, evidenziando anche il grave problema del consolidamento della mafia cinese nella nostra regione. Il presidente della corte di appello di Firenze ha evidenziato l’aumento (+19,7%) di delitti contro la vita; +30,6% delitti contro il patrimonio; +31,8% delitti in materia di stupefacenti; +29,5% delitti contro la libertà individuale tra cui le violenze sessuali; +41,7% reati contro la famiglia. Alla corte di appello i processi penali sono aumentati del 24,3% ed è in preoccupante crescita anche il numero di omicidi volontari. Chi amministra deve dare risposte concrete e tempestive”.
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