“Quanto avvenuto nei giardini Alimonda di Torino martedì mattina costituisce l’emblema del fallimento dei modelli di integrazione propinati per decenni dal Pd e negli ultimi anni dal M5S. Arrivi forte la solidarietà di Forza Italia agli agenti usciti contusi nell’espletamento del proprio dovere”. Ad affermarlo i deputati di Forza Italia eletti nella Circoscrizione di Torino Paolo Zangrillo e Roberto Rosso commentando l’aggressione subita da due agenti ad opera di una quarantina di pusher.
Concludono i due esponenti azzurri: “La situazione nelle periferie di Torino è sempre più preoccupante. Si vive una atmosfera esasperata per l’assenza delle Amministrazioni Comunale, Provinciale e Regionale: i cittadini sono stati lasciati per troppo tempo da soli, privi di alcun sostegno mentre il quartiere dove sono nati e cresciuti vedeva insediarsi centinaia di immigrati senza lavoro o dediti alla piccola e grande delinquenza. Anche le associazioni che dovrebbero occuparsi di accogliere e inserire gli immigrati sono state utilizzate prima dal PD e poi dal M5S per ottenere voti e mai adeguatamente sostenute in un progetto di medio lungo termine per evitare di consegnare nelle mani della malavita gli immigrati. I risultati di questa accoglienza incondizionatamente aperta a chiunque, ma priva di principi umanitari capaci di disinnescare la bomba sociale che é sotto gli occhi di tutti, hanno seminato i germi per atti come quelli avvenuti ai giardini Alimonda. Presenteremo una interrogazione per domandare se il Governo, neppure di fronte a fatti come questi, abbia intenzione di destinare una parte dei fondi della Legge di Stabilità per un grande piano sul recupero delle periferie delle principali città italiane, partendo da Torino. Un recupero però che non può essere solo urbanistico ma deve partire dalla ricostruzione di una società vivibile e dove esistono diritti e doveri e su questo punto nelle prossime settimane presenteremo, insieme ai colleghi parlamentari e agli eletti di ogni ordine e grado torinesi, la nostra idea per il futuro del capoluogo piemontese”.
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