«Leggo con favore che la Asl Toscana Sud Est apre al ripensamento sul taglio del servizio di guardia medica a Siena nei notturni feriali durante l’estate e fino al 15 ottobre. Ma attenzione alle parole: il direttore generale parla di “rafforzare” la continuità assistenziale. Invece qui si tratta di posare le forbici e revocarne il dimezzamento, stanti i dati sulle presenze»: l’ammonimento arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti, autore la scorsa settimana di un’interrogazione in Regione in cui domandava quale fosse il razionale alla base della scelta di portare da due a uno soltanto i medici di guardia nei notturni feriali.
«La Asl asserisce di aver attivato la misura sulla base degli accessi dello scorso anno. Qui però – osserva Marchetti – c’è da badare non tanto alla buona sorte che potrebbe aver abbassato il volume delle richieste nell’estate 2018, quanto al bisogno potenziale che Siena esprime in particolare nei mesi estivi. E qui i dati di riferimento sono quelli che ho utilizzato io sulle presenze turistiche alberghiere ed extra-alberghiere, quindi proprio compatibili con i notturni feriali interessati dal dimezzamento della continuità assistenziale, messi a disposizione dal Comune di Siena sul proprio sito».
I numeri sono forti: «Siena conta poco meno di 54mila abitanti, ma nel 2018 ha accolto almeno 1.066.951 turisti nel solo territorio comunale. Almeno, sì, perché il dato è sottostimato in quanto frutto delle sole presenze comunicate dalle strutture recettive. Se si bada ai mesi estivi, l’anno scorso l’area è stata meta 107.710 turisti italiani e stranieri a giugno, 119.820 a luglio, 120.066 in agosto, 112.574 a settembre e 97.646 a ottobre. Ciò significa triplicare le presenze rispetto al numero di abitanti e dunque il bacino di bisogno potenziale non si dimezza ma si moltiplica per tre. Se tale potenzialità si dovesse, ahinoi, tradurre in bisogno reale un medico da solo non può farvi fronte in alcun modo», ribadisce il Capogruppo di Forza Italia.
E adesso Marchetti rilancia: «Non mi pare che un simile quadro giustifichi il taglio di una guardia medica, anzi. Se c’è stato un errore di sottovalutazione può capitare, ma adesso la Asl ripristini il servizio di continuità assistenziale nei notturni feriali a pieno regime con due medici. Possibilmente senza raccontare di fantasiosi rafforzamenti, ma semplicemente ammettendo ‘scusate, ci siamo sbagliati a tagliare’».
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