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SIENA: Roulette russa sul 118, Marchetti e Lorè (FI): «Basta tagli, vogliamo chiarezza»

 

«In sanità e 118 la Regione predica investimenti e razzola tagli. Ma il sistema è già all’osso. Così si va a tutta birra verso l’implosione e nel Senese le comunità locali e gli operatori sono in ansia»: ad affermarlo sono il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti e il Coordinatore provinciale degli azzurri a Siena Lorenzo Lorè. I due fanno propri i timori giunti presso i gli uffici regionali di un impoverimento ulteriore del sistema di emergenza-urgenza territoriale «per la riduzione nel numero di Punti di Emergenza Territoriale (Pet) medicalicazzati in tutta la provincia di Siena».

«Nella fattispecie – spiegano – si prospetta la sostituzione dell’ambulanza medicalizzata a Siena Centro con ambulanza infermieristica, mentre nell’area Chianti si paventa di togliere l’automedica, rimuovendone l’infermiere, in una zona turisticamente molto frequentata, con popolazione sparsa in un’ampia zona rurale percorsa da infrastrutture che lasciano a desiderare e con cospicua distanza dagli ospedali».

«Quella dell’emergenza-urgenza deve essere una rete. Se la si smaglia, ad esempio eliminando la postazione con automedica da Radda in Chianti come secondo i timori dei cittadini parrebbe alle viste – osservano Marchetti e Lorè – il paziente bisognoso di soccorso e in fase acuta rischia. Si dilatano i tempi per raggiungerlo, e poi quelli per trasportarlo in ospedale. Senza medico a bordo, poi, si ritarda di fatto l’accesso alle cure del paziente acuto».

Ma la prospettiva registrata da Marchetti per Siena e la sua provincia appare ancora più fosca: «Una volta ridotti a meno del minimo indispensabile i medici e le postazioni Pet ci si spinge a ridurre gli infermieri. Così, mentre in giunta pare sia in preparazione una delibera che punta alla regionalizzazione del 118, l’esatto opposto di ciò che serve – sottolinea Marchetti – la gran parte del peso si prepara a rimanere sulle spalle dei volontari. Il motivo? Ovvio: ambulanze spesso frutto di donazioni con a bordo solo volontari per la Regione che non scuce nemmeno i rimborsi per la benzina dei mezzi di soccorso diventa a costo zero. “E’ la riforma 2015 voluta dall’allora Pd, bellezza”, direbbe Humphrey Bogart rispetto a questo quarto potere in salsa rossa. Ma che bruttezza», concludono Marchetti e Lorè.

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