«Premesso che non rivolgerò a nessuno le mie scuse per quanto sto per dire, visto che vado a parlare di sanità a Siena e qui secondo il Pd pare non si possa, vorrei sommessamente far sapere al Consigliere del Pd Stefano Scaramelli che probabilmente sono il suo partito e la sua parte politica che dovrebbero iniziare a scusarsi per aver ridotto al lumicino la sanità toscana, a Siena come altrove, nel tentativo di renderla strumento di controllo del consenso»: la stoccata arriva dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti nel leggere l’intervento con cui il presidente della commissione sanità dell’Assemblea toscana Stefano Scaramelli (Pd) chiede che il professor Enrico Zupi, vincitore di concorso per la direzione della Ginecologia delle Scotte di Siena, «chieda scusa a Siena», «ai professionisti», «al sistema sanitario toscano», secondo quanto si riportato dalle cronache locali. Le scuse sono richieste per via di dichiarazioni con cui il neodirettore, ancora non definitivamente tale in virtù del ricorso avanzato da un collega, definiva «disastrose» le condizioni del reparto di Ginecologia del policlinico senese.
«Ora qui… finché Scaramelli invia un comunicato di questo tenore rivolto a me sto zitto, perché fa parte di una dialettica politica sulla cui qualità i cittadini dimostrano di saper valutare per proprio conto. Ma se lo fa anche quando critiche arrivano dai professionisti, allora mi risento e mi oppongo ai tentativi di imbavagliare chi riflette sulla salute dei senesi cercando di individuare margini di miglioramento che ci sono, e persino troppi. Inizi semmai Scaramelli a chiedere scusa per il suo Pd che, con il suo governo storico, ha prodotto una situazione tanto emendabile».
«Del resto, che i senesi non accettino più di sentirsi feudo di qualcuno e si siano tolti il prosciutto piddino dagli occhi è stato dimostrato dalle recenti amministrative. Se a Scaramelli è rimasto incantato il disco, forse è il caso che cambi musica perché qui si rasenta la censura anche, a quel che leggo, con qualche velata intimidazione al professore laddove l’esponente del Pd richiama il ricorso pendente sull’esito concorsuale per direttore del reparto. Io, come esponente di Forza Italia, per questo tipo di condotte non chiedo le scuse e anzi ringrazio a nome del mio partito: noi che siamo capaci di senso critico, di ascolto verso i cittadini e i loro bisogni nonché verso i professionisti, così vinceremo ancora per secoli».
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