Torna a far discutere la soppressione delle squadre nautiche della Polizia di Stato, su cui Forza Italia è già intervenuta nei primi mesi della XVIII Legislatura presentando un’interrogazione parlamentare – a prima firma della deputata Elisabetta Ripani – che non ha mai ricevuto risposta dal Ministro dell’Interno uscente.
“Se il Governo giallo-verde si è rivelato una parentesi inconcludente e propagandistica sul tema, avendo spedito la questione in soffitta senza porvi rimedio, il nuovo esecutivo giallo-rosso non ha certo perso tempo ed ha subito impugnato le forbici per tagliare i mezzi alla Polizia. Con buona pace della sicurezza.
La neo Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, non appena insediata, ha emanato un decreto direttoriale – in attuazione delle disposizioni di cui all’articolo 4 del decreto legislativo 177/2016 – che disciplina la soppressione delle squadre nautiche, l’assegnazione di personale e mezzi, il supporto dell’attività nautica e la riorganizzazione dei reparti mobili della Polizia di Stato. La razionalizzazione – aspramente criticata dai sindacati – comporterebbe il trasferimento del personale marittimo verso questure e commissariati con conseguente dispersione delle professionalità acquisite dagli agenti in servizio presso le squadre nautiche. Non solo. Il nostro Paese verrebbe privato di presìdi di polizia strategici, di uffici e mezzi nautici per l’espletamento di importanti servizi”.
“Forza Italia è pienamente consapevole che la sicurezza si realizzi garantendo i presìdi sui territori, non certo eliminandoli e praticando una discutibile ‘politica dei tagli’ in un settore in cui sarebbe conveniente non lesinare. Motivo per cui con il collega Stefano Mugnai abbiamo depositato una seconda interrogazione parlamentare, per chiedere al Ministro Lamorgese se non intenda rivedere la soppressione delle squadre nautiche attraverso opportuni interventi legislativi e per conoscere quali iniziative metterà in atto per garantire la sicurezza marittima”.
Lo dichiara in una nota la deputata azzurra Elisabetta Ripani.
Leave a comment