“Da ex manager di Acea e ora parlamentare non posso che provare stupore per l’arresto del presidente di Acea Luca Lanzalone. Una situazione che porta discredito in una delle partecipate maggiormente strategiche per il Comune di Roma. Umanamente confido che risulti estraneo a questa grave vicenda”. Ad affermarlo l’onorevole di Forza Italia Paolo Zangrillo, già direttore del personale e dell’organizzazione di Acea dal settembre 2011 al luglio del 2017.
Conclude Zangrillo: “Un discorso a parte merita invece il sindaco di Roma Virginia Raggi che – appena eletta – si abbatté come un tornado sui vertici di Acea uscenti. Me la ricordo molto bene quando disse che bisognava azzerare il management perché faceva gli interessi della finanza e dei Caltagirone. Ebbene, seppure con tutte le cautele del caso visto che a differenza del Movimento Cinque Stelle siamo garantisti, il primo cittadino di Roma dovrebbe raccontare ai romani dove é finita la sua crociata per portare trasparenza e onestà contro i poteri forti laddove le autorevoli persone che lei e il suo partito hanno nominato vengono travolte da scandali. Dopo gli attacchi sconclusionati che rivolse al momento della sua vittoria ai vertici che guidavano allora la Multiutility romana, il sindaco di Roma preso atto dell’arresto del presidente di Acea uomo di sua fiducia, farebbe bene a comprendere finalmente che ha fallito la sua mission. È ora di assumersi qualche responsabilità: il tempo dello scaricabarile verso i governi precedenti della Città non regge più. La pagina che vive oggi Roma è tutta farina del sacco pentastellato”.
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