Tanti ne sono passati dall’incidente ferroviario che ha colpito al cuore la capitale della Versilia, la mia Viareggio. Insieme a genitori, sorelle, fratelli, figli, oggi ci ritroviamo a piangere, ancora una volta, quei 32 morti strappati all’affetto dei loro cari. In questi anni, sono stata vicino alla mia città e ho combattuto al fianco dei familiari per la ricerca della verità e della giustizia. Le condanne arrivate con la sentenza di primo grado costituiscono certamente un importante passo avanti, purtroppo però la strada per garantire la sicurezza del traffico ferroviario non solo nel nostro paese, ma in tutta Europa, è ancora molto lunga e piena di ostacoli ed è una sfida che solo l’impegno trasversale di tutte le forze politiche può superare. In una giornata come questa, che rappresenta una ferita ancora aperta per tutti noi, attendiamo che il ministro delle Infrastrutture Toninelli ricordi – cosa che ancora non ha fatto – uno dei più gravi incidenti ferroviari della storia italiana, se non per manifestare la sua solidarietà quantomeno per dovere istituzionale.
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