“Oggi si compie l’ultimo atto di quella che potremmo definire la saga del Superbonus. A maggio 2020 l’economia era in ginocchio” e “tra le misure del decreto Rilancio fu inserito il superbonus. L’edilizia fu trascinata in maniera prorompente e contribuì in modo determinante a risollevare l’intera economia italiana. Questo per onestà deve essere riconosciuto” ma “errori furono commessi da parte di tutti, nel momento in cui iniziarono a stratificarsi una sull’altra le disposizioni e ad affastellarsi le proroghe con sempre maggiore frequenza. Il superbonus da idea, oggettivamente efficace nel contesto pandemico, si è trasformata in ideologia ed in alcuni casi in una fede laica e in quel momento sono sorti i problemi”. Così Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, intervenendo in Aula a Montecitorio nel corso delle dichiarazioni di voto sul Dl Superbonus. “Forza Italia – ha proseguito – ha condiviso l’impostazione del governo sul fatto che si dovesse fermare un veicolo che altrimenti avrebbe avuto come fine corsa il salto nel vuoto da un precipizio”, ma “non ha mai smesso di lavorare per salvare il salvabile in una situazione in cui gli spazi di manovra erano minimi”, ed “è sempre stata consapevole che chi si era avvalso del superbonus lo ha fatto in forza di una legge dello Stato, seppure con tutte le sue storture. Bisognava fare delle scelte, dolorose, ma inevitabili, e la scelta è caduta sulla tutela dei soggetti più deboli, quelli con i redditi più bassi. Un intervento che è finalmente arrivato nel consiglio dei ministri del 28 dicembre. Questa era l’unica soluzione possibile. Se avessimo avuto una bacchetta magica l’avremmo certamente usata per consentire a chiunque lo volesse di utilizzare il superbonus senza ricadute sui conti pubblici”, ma “le bacchette magiche non esistono” e “Forza Italia, la maggioranza e il governo hanno avuto il coraggio di fare delle scelte assumendosene tutte le responsabilità”, ha concluso annunciando il voto favorevole del gruppo Forza Italia.
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