«Ricapitolando: con l’Europa disponibile a finanziare anche il 50% delle tratte nazionali, completare la Tav costa all’Italia 3 miliardi di euro. Bloccarla invece ne costa 4,2, tra ripristino delle opere già effettuate, perdita di fondi Ue e penali. I primi 300 milioni rischiano già di saltare, se i bandi di gara per la Torino-Lione non verranno pubblicati entro i tempi previsti dall’Unione europea. Si parla di costi-benefici, ma completare quest’opera, ormai, è una questione di matematica e buon senso».
Sono le parole dell’eurodeputato Alberto Cirio, dopo il monito di Bruxelles a non perdere altro tempo sull’opera, pena il rischio di una riduzione dei fondi già stanziati.
“Invito tutti a non arroccarsi su posizioni di principio, che non fanno altro che danneggiare il presente e il futuro del nostro territorio – prosegue Cirio -. Continuiamo a rallentare, restando indietro al prezzo di opportunità mancate, meno sviluppo economico e posti di lavoro. Il Piemonte e l’Italia, però, hanno bisogno di un’altra velocità».
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