“Il presupposto comunicatoci in conferenza stampa dal premier Conte che un’opera pubblica non possa essere ultimata nei tempi prestabiliti ci mostra la differenza tra uno statista e un politicante qualsiasi. Cavour nella realizzazione del traforo del Frejus scommise con la Francia che avrebbe ultimato l’opera in meno tempo e che ad ogni anno risparmiato la quota di compartecipazione per i cugini subalpini sarebbe aumentata come premio: Conte invece, per sostenere la tesi grillina, si arrende ad un modello di politica corrotta e inefficiente. Ma non doveva essere il Governo del Cambiamento? Non doveva portare l’onestà in Italia? Ah già ma quello è uno slogan: visto che non può portare onestà un presidente del Consiglio che in conferenza stampa afferma che l’analisi costi-benefici è corretta, sapendo che poi gli stessi tecnici – cambiato il committente – producono per l’Europa uno studio che afferma la strategici della Torino-Lione. C’è un’unica soluzione: Conte e Toninelli paghino di tasca propria se vogliono bloccare la TAV. Mettano sul tavolo i 4,2miliardi che costa bloccare l’opera prendendoli dai propri conti correnti; altrimenti saremo noi a prenderglieli se perseguono questo obiettivo attivando una class action e aggredendo i loro patrimoni per i danni subiti”. Ad affermarlo in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte e componente della Commissione Trasporti a Montecitorio.
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