“Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli è imbarazzante dall’alto della sua incompetenza. Sulla Tav continua a muoversi sulla base di un incallito pregiudizio ideologico e sa tanto di presa in giro la sua tiritera sull’analisi costi-benefici prima di decidere se e come procedere. Visto che quell’analisi è stata fatta almeno sette-volte da quando sono iniziati i lavori, è di tutta evidenza che essa è un misero pretesto scelto dal ministro per non fare nulla”. Lo afferma in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia eletta nel collegio di Pinerolo-Susa-Giaveno.
“Ancora di più – aggiunge – colpisce la mancanza di ogni riguardo per il galateo istituzionale. Toninelli ha fatto annunciare dalla sua segreteria, lo scorso 6 agosto, che si sarebbe recato in visita al cantiere TAV del lato francese, quello sotto la competenza di Transalpine. Ventiquattr’ore fa ha invece negato di aver mai dato il suo assenso a questa visita. Che cosa dire di un ministro che si rimangia la parola, annulla impegni presi, se non che si rifiuta di prendere contatti con la realtà. Sporcarsi i piedi calpestando il terreno dove ci sono lavoratori, ingegneri, architetti, manovratori sarebbe stato un gesto apprezzabile che il ministro avrebbe potuto compiere senza per questo rinnegare le sue posizioni”. “Il fatto è un altro: Toninelli, come le tre scimmie, non vede, non sente, non parla. Per lui bloccare la TAV è una questione di principio che esula da qualsiasi altra analisi. Sono ministri come lui che tolgono credibilità e autorevolezza all’Italia fino a renderci un Paese inaffidabile”, conclude.
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