“Spiace constatare la parabola discendente che ha assunto la campagna elettorale di Chiamparino. Al centro della sua retorica c’è tutto fuorché la difesa della TAV, delle grandi infrastrutture e del Piemonte. Lui, l’uomo che sceglie di presentarsi con una coalizione dove ci sono forze politiche apertamente NO TAV, che ha nel suo stesso partito esponenti apertamente contrari all’opera, trova il coraggio di dare lezioni ad un partito come Forza Italia e a un presidente quale Berlusconi che in solitaria ha messo l’Italia al centro del progetto comunitario della TAV. Chiamparino dovrebbe imparare il significato di una parola: rispetto. Se veramente avesse rispetto dei piemontesi non strumentalizzerebbe il tema dalla TAV ma lavorerebbe con tutte le altre forze politiche per difendere a strategicità dell’opera. Lui invece usa strumentalmente questo argomento esclusivamente a fini elettorali, come ha fatto negli ultimi mesi con l’autonomia e con le Olimpiadi. Argomenti dove non ha portato nulla a casa se non titoli sui quotidiani. Chiamparino se vuol parlare di grandi infrastrutture, tutte quelle che non ha fatto in questi anni, noi siamo qua. Se vuole invece continuare a tirare per la giacchetta le piazze della società civile, insultare i leader dei partiti che sono sempre stati a favore dell’opera e che anzi hanno posto le fondamenta per si facessero, allora può chiedere la tessera al M5S: quello è un partito che gli sta su misura”. Ad affermarlo in una nota il coordinatore regionale di Forza Italia Paolo Zangrillo.
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