“Perché l’italo marocchino Elmahdi Halili ha potuto patteggiare una pena ridicola per un reato come apologia di terrorismo? Ma soprattutto come può una legge giusta prevedere l’applicazione della condizionale ad un reato di questa natura? Quanto ci è costato tenere il ragazzo sotto controllo? È evidente che leggi che permettono di mantenere in libertà soggetti del genere e che non prevedono pene esemplari siano sbagliate e quindi da cambiare”. Ad affermarlo l’onorevole di Forza Italia Paolo Zangrillo.
Conclude Zangrillo: “Credo che la politica nazionale, appena tornerà operativa con l’insediamento di un Governo, dovrà intervenire affinché non ci siano scorciatoie per chi viene condannato per questa tipologia di reati. In questi casi si dovrebbe valutare di prevedere l’espulsione immediata dal Paese, sicuramente sarà necessario non permettere che per l’apologia di terrorismo non si possa applicare né la condizionale, né l’accesso a riti abbreviati, patteggiamenti e sconti di pena. Già la prima inchiesta che aveva coinvolto Elmahdi Halili aveva accertato la pericolosità del soggetto e si evinceva che esisteva una rete di persone in grado di arruolare combattenti stranieri per combattere nell’Isis. Che cosa serviva ancora per comprendere che non c’è riabilitazione possibile per chi abbraccia il terrorismo e l’integralismo? Abbiamo solo creato un costo per lo Stato per la mancanza di coraggio nel legiferare”.
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