Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune ha affermato: “È con un senso di profonda angoscia, lo dico da amministratore e da cittadino, che guardo al dipanarsi della vicenda di GTT. Aprire i giornali e scoprire ogni giorno che ci sono somme ingenti che vanno e vengono, crediti vecchi forse diventati inesigibili, trasmette un senso di sbandamento e di precarietà ragione per cui dovremmo vergognarci tutti un po’. Quale altre somme fin qui taciute o nascoste, sono in ballo? Come è possibile, mi chiedo, che GTT e Comune scoprono, oggi, 2 gennaio 2018, che hanno gestito la linea Metro 1 dal 2007 al 2012 e per questo servizio avrebbero dovuto ricevere 24 milioni di euro dalla Regione mai arrivati?”.
“In questi 6 anni di che cosa si sono occupati gli amministratori di GTT e il Comune di Torino? Sono stato sindaco per molto tempo in Comuni più piccoli ma mai, dico mai, sarebbe potuto accadere una cosa simile perché il direttore generale o i funzionari dell’assessorato al Bilancio si sarebbero messi le mani nei capelli di fronte a ritardi amministrativi ingiustificabili e ingiustificati. Come è stato possibile lasciar passare tanto tempo senza che nessuno si sia mai accorto di nulla? E gli organi di controllo, dico quelli amministrativi ma anche i collegi dei sindaci, che pure esistono e sono pagati con i soldi dei contribuenti, che cosa hanno controllato in questi anni se l’azienda di trasporto è stata ridotta sull’orlo del fallimento?”.
“Stupirsi di fronte a tanta ignavia di chi amministra soldi pubblici che gli elettori disertano le urne e si nutrono di rancore verso la politica, significa avere la coda di paglia. È impensabile riportare i cittadini alle urne se il panorama che la politica offre è quello che è sotto i nostri occhi. Chi ha amministrato nel passato, cioè il PD, e chi amministra oggi, cioè il M5s, non può cavarsela puntando l’indice su chi aveva amministrato prima di loro. È troppo comodo accusare chi ci ha preceduto. I cittadini hanno mille ragioni per non andare al voto, ma ne hanno una più potente di tutte per andarci: giudicare i responsabili di tanti disastri e mandarli a casa, aldilà del colore politico”.
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