FIRENZE – “L’aumento del costo del biglietto dei bus in Toscana da 1,20 a 1,50 euro è vergognoso. Mi chiedo come la Giunta comunale di Firenze e la Regione Toscana possano pensare da un lato di colpire anziani, studenti e fasce deboli della popolazione, e dall’altro come facciano a dire di sostenere il trasporto pubblico, quando invece lo disincentivano”. Lo afferma Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana e coordinatore fiorentino di Forza Italia. Dal 1° luglio a Firenze e nei Comuni capoluogo il biglietto del bus aumenterà infatti di 30 centesimi, a seguito dell’affidamento del trasporto pubblico su gomma da parte della Regione a un unico gestore per tutta la Toscana.
“Quelle a guida Pd si confermano ancora una volta le amministrazioni del ‘tassa e spendi’, in ossequio all’ideologia tradizionale della sinistra – accusa Stella -. Non ci sono parole per commentare un atto che andrà a colpire nel portafogli migliaia di fiorentini e di toscani, in un periodo di crisi economica come l’attuale. Gli amministratori Pd e LeU farebbero meglio a recuperare, con controlli capillari, i milioni di euro che non entrano nelle casse delle aziende di trasporti a causa dei ‘furbetti’ che regolarmente non pagano il biglietto, a cominciare dai rom e da tanti immigrati irregolari. Nel nuovo contratto sparisce la carta Agile da 10,20 o 30 euro e nasce il carnet da 10 biglietti per 14 euro. Spariscono i biglietti timbrabili davanti e dietro da una, due o quattro corse, con un’ulteriore penalizzazione per gli utenti”.
“A rendere ancora più grave questo provvedimento – sottolinea Stella – è il paragone con altre realtà italiane. In città di dimensioni simili a Firenze, come Padova e Bologna, il biglietto costa 1,30 euro, e lì non hanno i disagi, i ritardi e le corse saltate come nel capoluogo toscano a causa dei cantieri. A Roma il biglietto ‘Metrebus’ costa 1,50 euro ma consente di viaggiare in bus, metropolitana e tram per 100 minuti. Stesso prezzo a Milano, dove il ticket però consente di viaggiare per 90 minuti in bus, tram, metropolitana e sulle tratte ferroviarie urbane gestite da Trenord, Passante Ferroviario compreso: a parità di prezzo, una bella differenza con Firenze”.
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