“Nonostante la mia sollecitazione per accelerare la riqualificazione del Castello di Masino, formalizzata nella discussione di una mia interrogazione urgente in Consiglio regionale, la Giunta Chiamparino non ha fornito alcun elemento nuovo. Attualmente la struttura, situata in una delle cornici tra le più belle del Cusio, pare sia finito nel dimenticatoio, arenato tra le sabbie della burocrazia torinese e nel disinteresse della politica regionale. Una volta esauriti gli annunci seguiti all’acquisizione del 2015, dopo aver sottratto alla criminalità organizzata il bene nel 2015 e avendolo acquisito al patrimonio della Regione Piemonte, continuano i rimbalzi tecnici. Il progetto definitivo di fattibilità tecnico economico è stato consegnato a fine ottobre dello scorso anno però è di nuovo bloccato a livello di progettazione definitiva per l’emersione di nuove criticità di tipo statico che hanno richiesto nuove indagini peritali. Ancora una volta il termine già prorogato a gennaio del 2019 ora è rotolato a fine aprile. Spiace rilevare che andando avanti così perderemo anche tutto il 2019 e forse anche il 2020 essendoci l’avvicendamento tra amministrazioni regionali. Serve un piano pragmatico e sostenibile per restituire alla collettività Cusiana questo magnifico complesso, a partire dalla fattiva collaborazione con le amministrazioni locali interessate e i soggetti economici del Territorio. L’incontro avvenuto il 21 marzo con i tecnici dei Comuni di Miasino ed Ameno, oltre che con la Soprintendenza, pare veramente tardivo e comunque non pare aver dato seguiti degni di questo nome per il nostro territorio”. Ad affermarlo in una nota Luca Bona, consigliere regionale di Forza Italia.
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