“Negli ultimi anni i governi di centrosinistra – in particolar modo quelli Renzi e Gentiloni, di cui ha fatto parte anche Baretta – hanno dimostrato di non avere alcuna capacità di mettere in campo una strategia seria e concreta di sviluppo dei territori e delle realtà locali.
Questi esecutivi hanno sempre operato – attraverso bonus e marchette di vario genere – con il solo obiettivo di comprarsi il consenso, senza avere un disegno di futuro per il Paese, senza alcuna riforma degna di questo nome.
La mia proposta per una nuova legge speciale per il sistema metropolitano di Venezia è un’idea di sviluppo per i prossimi anni, un’idea da costruire con le realtà locali, con la città metropolitana e con le amministrazioni dei comuni che ne fanno parte.
Perché l’amico Baretta si sente toccato nell’intimo e reagisce così? Forse perché il suo Partito democratico in questi anni ha fallito al governo e sta per pagare il conto, alle prossime elezioni politiche del 4 marzo, della sua inadeguatezza.
Per il resto, il sottosegretario Baretta sa benissimo che i rifinanziamenti alla legge speciale su Venezia non sono meriti del suo governo, ma grandi risultati del sindaco Luigi Brugnaro che poco prima del referendum, e con determinazione, riuscì a strappare fondi all’allora premier Matteo Renzi. Il tutto poi naturalmente ratificato dal voto del Parlamento.
Evidentemente Baretta ha la coda di paglia, prova goffamente a prendersi meriti che non sono suoi e la butta in caciara per celare la tragedia del Pd in questa campagna elettorale. Faccia proposte, se ne è capace, altrimenti abbia la decenza di tacere”.
Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
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