“Le interviste rilasciate dal vicesindaco di Torino, professor Montanari sono al tempo stesso un insulto all’intelligenza del lettore e il manifesto della becera autoreferenzialità che permea il mondo grillino. Il braccio destro dell’Appendino, storico dell’architettura, accusa i SI TAV di miopia – “…non vedono oltre il loro ombelico..” chiosa – e apostrofandoli come conservatori, descrive la Città, che vorrei ricordargli amministra, come affetta da provincialismo. Siamo entrati insomma nella modalità del #Vaffa ai propri stessi concittadini”. Ad affermarlo il coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte Paolo Zangrillo.
Prosegue l’azzurro: “Montanari farebbe bene a compiere un po’ di sana e onesta autocritica su quanto fatto o, soprattutto, non fatto dalla sua Giunta fino ad oggi. Chi sta cercando di isolare Torino dal resto del mondo, condannandola all’irrilevanza, è la giunta 5S che, dopo il no alle Olimpiadi e quello alla TAV, ci vuol far credere che il rilancio della città passa dalle manutenzioni delle strade, al progetto di qualche nuova pista ciclabile, ai test sulla guida autonoma e ai droni. Ma stiamo scherzando? Si faccia un giro per le vie del centro o, se ha il coraggio di osare, nelle periferie. Vedrà coi suoi occhi lo scempio a cui contribuisce con la sua opera di amministratore: respirerà gli effetti dell’inno alla povertà e alla decrescita tipico del grillismo che si traduce in sempre più persone, anche ben vestite, che rovistano nei cassonetti o fanno la coda alle mense per i bisognosi”.
Conclude Zangrillo: “E’ vero, noi Si Tav siamo dei conservatori: vorremmo rivedere la Torino di qualche decennio fa, dove il benessere si respirava grazie alla volontà di osare e all’operositá di gente come Valletta. Montanari a gente come Valletta avrebbe messo i bastoni fra le ruote, accusandoli di provincialismo. Su un’altra cosa non sbaglia il professore vicesindaco: chi vuol bene a Torino e desidera il suo rilancio, non vede l’ora di mandarlo a casa insieme a tutti i suoi compari”.
Leave a comment